giovedì 21 maggio 2015

Recensione - Alien: Isolation

Uno dei giochi che ho terminato più recentemente, nonché quello che più ho apprezzato.
Alien: Isolation è un survival horror in prima persona, sviluppato da The Creative Assembly e pubblicato dalla Sega, disponibile per Ps3, Ps4, Xbox 360, Xbox One e Pc.



Cominciamo innanzitutto dalla trama, strettamente collegata al primo film di Ridley Scott, si potrebbe anzi definire quasi come un seguito vero e proprio.
Ambientato 15 anni dopo gli eventi del primo Alien, la trama è incentrata su Amanda Ripley, intenta a scoprire cos'è accaduto alla madre, Ellen Ripley. Un androide della Weyland-Yutani, Samuels, la informa del ritrovamento della scatola nera della Nostromo. La suddetta scatola è stata portata alla stazione spaziale di Sevastopol, la quale costituirà l'ambientazione dell'intero gioco. Amanda riceve un posto nella squadra della Weyland-Yutani, grazie all'aiuto di Samuels, e parte così con il resto dei componenti, Samuels e Taylor, alla ricerca della verità sulla scomparsa della madre. 
La sfortuna vuole però che la stazione sia danneggiata e che le comunicazioni, come succede sempre in questi casi, siano assenti. I tre provano comunque a entrare munendosi delle tute ingombranti per andare nello spazio, ma un'esplosione improvvisa li separa.
Ripley si ritroverà così, sola e disarmata, in una stazione quasi deserta dove si aggira il famoso alieno Xenomorfo.
Questa è la premessa con cui parte il gioco.
Amanda è, secondo me, una degna protagonista della serie di Alien, forte e risoluta come la madre. Così come la trama e i vari ambienti che si visiteranno ricordano parecchio quelle viste nel primo film. Insomma, gli amanti di questa serie dubito rimarranno delusi, sotto questo punto di vista.



Uno degli scenari più ricorrenti nella stazione
Nella fase iniziale, regna una calma quasi noiosa, mentre ci si aggira indisturbati per la stazione in cerca di qualche anima viva. E, quando la si trova, si comincia finalmente a giocare.
I primi nemici che Ripley si ritroverà davanti non sarà l'alieno, bensì dei semplici sopravvissuti umani, che sparano a chiunque capiti loro davanti. Non avendo altre armi se non un piede di porco, la soluzione per evitare di finire ammazzati sarà quella di tirare dritto cercando di passare inosservati, cosa neanche troppo difficile, data la scarsa intelligenza artificiale dei soggetti.
Nemici leggermente più ostici saranno invece gli Androidi Zeta, droidi rudimentali e tutt'altro che innocui. Usare il piede di porco su di loro, senza prima stordirli, non servirà assolutamente a niente se non a farsi ammazzare. Perciò, anche in questo caso, l'unica soluzione è cercare di non farsi notare o, se proprio non ci si riesce, scappare e nascondersi in qualche armadio finché non se ne vanno.
Andando avanti nella storia, però, si troveranno diverse armi utili per far fuori con facilità entrambi questi tipi di nemici. Gli umani vanno giù subito con qualsiasi cosa, mentre per gli Androidi è molto efficace stordirli con il tonfa elettrico o con le granate emp.

Ed ecco a voi la splendida silhouette di Alien che vi viene
incontro in modo molto elegante per uccidervi brutalmente.

Nel caso di Alien, però, non è per niente la stessa cosa. L'alieno non ha paura di niente, ha la pelle dura, è veloce e ha dei sensi molto sviluppati, per cui l'unica soluzione è nascondersi e sperare che non si accorga della vostra presenza. Allo stesso tempo, però, rimanersene rintanati dentro un armadio o sotto un tavolo troppo a lungo non servirà a niente, perché lui vi troverà comunque. La cosa giusta da fare sarebbe una giusta alternanza fra l'avanzare e il nascondersi, cosa molto più facile a dirsi che a farsi, con Alien che sbuca quando meno te lo aspetti.
Soltanto quando Ripley avrà a disposizione un lanciafiamme si potrà avere un minimo di respiro. Una volta imparato bene a usarlo, infatti, permetterà di far fuggire Alien per un breve periodo di tempo. Le munizione comunque non sono infinite, e a volte non si ha nemmeno il tempo di estrarlo, perciò comunque non ci si sentirà affatto invincibili, anzi...

L'intero gioco non cerca di spaventare con degli eventi improvvisi, non cerca di farci saltare dalla sedia (o dal letto, nel mio caso), anche se ammetto che in alcuni casi mi è capitato. Il suo vero intento è quello di creare un'atmosfera inquietante, angosciante. Io avevo ansia solo a fare un passo, in alcuni casi, e controllavo il rilevatore di movimento ogni dieci secondi, per assicurarmi che non ci fosse nessuno nei paraggi.




La doppia bocca a matrioska di Alien
E poi, quando Alien mi vedeva e partiva di corsa per saltarmi addosso e mostrarmi le sue belle bocche, dopo un'iniziale sbigottimento, non so perché, ma ridevo come una pazza. Il fatto è che morivo talmente tante volte che mi veniva da ridere. Il che è una cosa strana, dato che io sono una di quelle videogiocatrici che di solito sbattono il joypad contro il muro per la rabbia xD



Suppongo sia inutile dire che lavorone abbiano svolto per quanto concerne la grafica del gioco. E io ci ho giocato su Ps3, non oso immaginare come sia per console next-gen o per Pc. Francamente, forse è stato meglio così, era già abbastanza inquietante così.

In definitiva, secondo me uno dei migliori horror degli ultimi tempi.
Più si avanti nel tempo e più riuscire a spaventare, ma anche solo a inquietare un pochino, diventa difficile. Nonostante tutto, Alien: Isolation ci riesce, e condisce anche il tutto con una grande sceneggiatura. L'unica pecca è forse la ripetitività. Durando il gioco una ventina di ore, è probabile che ad alcuni possano stancare queste missioni che, alla fin fine, sono un po' tutte simili fra loro.
Per me non è un fattore molto aggravante, solo verso la fine avevo cominciato a stancarmi un pochino.

Voto: 8.5/10

2 commenti:

  1. Sono una grande fan di "Alien" (e della sua stupefacente silhouette, come l'hai giustamente definita tu! Ma che bel tipo! *___*)
    Del resto la cosa non ti sorprenderà, visto che sospetto di essere stata io a contagiarti con la "Alien-mania"... non vedo l'ora di provare il gioco! ;D

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    Risposte
    1. Sì, Alien è proprio un bel tipo *__*
      Sospetti bene, e in effetti sono diventata una fan sfegatata di Alien!
      Se dovessi provarlo, però, ti avviso: si muore ogni cinque secondi :P

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